Aria di campagna parte 2 - Reggio Calabria Trasgressiva

Aria di campagna parte 2 - Reggio Calabria Trasgressiva

Ci accordammo per una cena per il fine settimana , così da esser liberi di poterci bere una cosa in compagnia senza problemi di orario o altro. Garolfo si chiama questo ragazzo, più grande di lei che stava uscendo dalla separazione con la ex moglie. Molto affabile ed alla mano fin dal primo momento l'età più avanzata rispetto a noi si faceva sentire, poi si dimostra molto beone ed alla bouna. Ci piaceva già. Serata trascorre tranquilla, beviamo e fumiamo in balcone come se fossimo in centro a afare aperitivo e la cena riscuote successo, d'altronde ai fornelli non sono niente male e nessuno s'è mai lamentato.
Vedere Sara tranquilla poi ci faceva sperare al meglio. Ad un certo punto a lui arriva una chiamata dell'allarme della sua azienda e ci deve salurare una mezz'oretta, non poteva fare altro. Poco male , intanto sistemiamo la casa e laviamo i piatti cercando di mandar giù la sbornietta con amari e caffè. La mia ragazza era già collassata di brutto, manco a cannonate la si svegliava. Guardo Sara e le chiedo se voleva accompagnarmi a prendere una boccata d'aria mentre portavo giù il cane a fare il giretto serale. Manco a dirlo ed aveva già la giacca pronta addosso. Sapevo perchè , l'interrogatorio sul tipo nuovo. Ci stava d'altronde le insicurezze con la storia di lui erano il minimo. Però non la vedevo convinta sopratutto su una cosa: Garolfo non le dava il cazzo come piaceva a lei. Arriviamo subito a questo punto e mi racconta che non vanno male a letto ma non la fa nenache sognare come un tempo, ed in particolare quando c'ero io che allietavo le serate sue e della mia signora.
La fermo con un bacio, non c'era altro modo per fermarla, ma ho solo peggiorato la cosa, mi si avvinghia subito e mi sussurra che le manca avermi dentro di lei. Come darle torto, glielo davo sempre e volentieri. Mi giro e la porto oltre la strada dov'eravamo , sopra al bordo d'inizio del campo affianco, che aveva l'erba medica sviluppata e molto morbida. La faccio inginocchiare li e senza fare niente, mentre lego il cane all'albero li vicino è già col mio uccello in bocca , vogliosa e carica. Aveva stimolato come ai vecchi tempi anche a me e dopo averle tirato su la gonna la misi a pecora tirandola per i vestiti con molta voga e vigore, mano nella bocca che non volevo sentire un verso eccheggaire. Così non fece, strillava ad ogni spinta come un animale, non la ricordavo così repressa.
Tornammo su in tempo per quando arrivò lui e senza che Clara si accorse di niente , non che ce ne fosse motivo, ma a Sara serviva una pausa in memoria dei vecchi tempi

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